Le serie tv parzialmente o totalmente imperniate sulle avventure di un cane sembrano essere passate di moda, ma sicuramente il cane di Striscia è il quadrupede più famoso d’Italia. Ogni anno la redazione del celebre programma ospita un cucciolo che a fine stagione viene adottato, a volte dall’entourage stesso del programma a volte no. Scopriamo di che razza è il cane di Striscia edizione 2020.

Un cagnolina meticcia protagonista di Striscia la Notizia

La tradizione di ospitare un cane a Striscia risale alle prime edizioni, negli anni 90, e molti altri cuccioli si sono susseguiti sul celebre bancone blu. Nelle ultime due edizioni si sono visti un Sanbernardo susseguito da un Bovaro del Bernese, ma l’anno scorso l’ospite d’onore è stato selezionato da un canile vicino a Taranto e si tratta di un meticcio dal pelo scuro. Inizialmente timida, la cucciola si è lasciata andare molto con il procedere della stagione insieme ai conduttori del programma, facendosi amare molto dal pubblico.

Di che razza è l’attuale cane di Striscia la Notizia?

Perché i cani di striscia la notizia hanno nomi strani?

Ai cani di Striscia non viene dato immediatamente un nome, ma si fa scegliere al pubblico un nome tra diverse opzioni. Quasi sempre non si tratta di nomi “classici”, ma di nomi presi dai fatti di attualità (Imu, Fake, Donald come l’ex presidente Trump) o semplicemente buffi (Castagna, Tofu, Leopolda). Questo per aumentare l’interesse del pubblico verso i cuccioli e favorire la migliore adozione possibile.

Che fine fanno i cani di Striscia?

Una volta selezionato il cucciolo da ospitare, la redazione di Striscia si avvale dell’aiuto di un addestratore. Questo per fare in modo che questa esperienza non lasci segni negativi sulla personalità del cane (si sa, gli studi televisivi sono luoghi caotici con continui via vai di persone), ma anche per abituarlo alla nuova famiglia che troverà a fine stagione. Dopo mesi di coccole passati al centro dell’attenzione il cucciolo viene adottato da quella che sembra la famiglia più adeguata, oppure da qualcuno del team di Striscia, come nel caso di Willy, adottato proprio dal conduttore dell’epoca Massimo Iacchetti.