Cane in montagna

Dopo aver insegnato al nostro cane i comandi “seduto” e “terra”, dobbiamo insegnargli il “resta” che ha una differenza sostanziale rispetto agli altri comandi, chiederemo al nostro cane di stare fermo anziché compiere un azione mentre ci allontaniamo. Questo è completamente contrario all’istinto del cane, che lo porta a seguire e a volere stare con il suo branco.

Sarebbe bene insegnare questo comando da cuccioli quando il legame con il padrone non è ancora strettissimo e avrà meno difficoltà nel separarsi dalla persona.
Ovviamente inizialmente bisognerà accontentarsi di un’immobilità di qualche secondo ma che porrà le basi per il futuro e soprattutto per evitare problemi come l’ansia da separazione. “Resta” significa “non muoverti, rimani dove ti trovi e nella posizione in cui ti trovi finché non ti chiamerò io “. Quindi si può insegnare partendo da qualsiasi posizione: in piedi, seduto o a terra.

Qual è il miglior metodo per insegnare il comando “resta”?

Ci sono diversi metodi, ma quello più semplice è quello con la pallina: mentre si sta passeggiando al guinzaglio, si diminuisce l’andatura fino quasi a fermarsi e si lascia cadere il guinzaglio alzando un braccio con una pallina in mano, e con l’altro braccio viene steso verso il muso del cane.  Vedendo la palla il cane si bloccherà pensando di iniziare a giocare e noi faremo un passo indietro dicendo “resta”. Poi torniamo dal cane e giochiamo con la pallina.
Giorno per giorno aggiungiamo un passo o due e il comando verrà appreso.

Il “resta” può sembrare un esercizio complicato per chi sta imparando ancora la base dell’educazione cinofila ma in realtà non ci vuole molto perché nella mente del cane scatti l’abbinamento tra comando ed esecuzione. Quello che si deve evitare ad ogni costo è che il cane si senta “abbandonato” dal proprio padrone e che instauri in lui la paura di rimanere solo, quindi è molto importante che il cane venga rassicurato che il suo padrone ci sarà sempre e tornerà sempre da lui.